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ADOLFO PASSINI, NONNO PATERNO. Testimonianza raccolta da Federica Passini.
A causa dei bombardamenti il mio nonno è sfollato verso Castelluccio di Capugnano mentre la sua famiglia è restata a casa perché dovevano governare il bestiame, anche se gran parte di esso era stato preso dai soldati tedeschi.
In quella zona vi erano i soldati americani e brasiliani, lì vi erano le postazioni per bombardare Montese e le zone vicine.
Durante la guerra mio nonno, insieme ad altri ragazzi, viveva in una casa che gli avevano prestato; si procurava da mangiare attraverso i soldati oppure dai vicini: il pane lo andava a prendere con una tessera a Porretta Terme.
E' partito da casa sua nel dicembre del 1944 ed è tornato a casa nell’aprile del 1945.
Il nonno ricorda che le prime cannonate sono arrivate a settembre del 1944, a soli duecento metri dalla sua casa.