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IL RACCONTO DELLA NONNA MARIA MONFARDINI. Testimonianza raccolta da Cristina Lancellotti.
La nonna mi ha raccontato che durante la Seconda guerra mondiale lei era piccola, aveva solamente sei anni e ricorda che all’arrivo dei tedeschi, quasi tutti gli uomini adulti, come suo padre, erano sfollati in paesi vicini dove non c'era il fronte di guerra (per es. Porretta Terme). Non ebbero più notizie di lui fino a quando la guerra non fu finita, ma speravano, durante il periodo della sua assenza da casa, che fosse arrivato in un luogo sicuro. Al suo ritorno raccontò loro che era stato ospitato da persone che non conosceva, ma ugualmente molto gentili e generose, che dividevano tutto quello che avevano con lui e con altri uomini come lui, egli raccontò inoltre di essere stato, anche lui, in pensiero per la sua famiglia.
Pur avendo sei anni, la nonna, durante tutto il periodo della guerra, non è potuta andare a scuola perché era stata chiusa e, naturalmente gli insegnanti non c’erano. Quindi ha iniziato la scuola all’età di sette anni quando era ormai finita la guerra.
Durante quel periodo rimanevano quasi sempre chiusi in casa, per stare più al sicuro e le è rimasto impresso il fatto che, lei insieme ai suoi fratelli, stavano sempre con sua mamma perché pensavano che se fosse arrivata una bomba, almeno erano tutti insieme e insieme sarebbero morti.
Si ricorda inoltre che quando arrivarono i soldati tedeschi, li obbligarono a spostarsi nella casa vicina perché la loro cucina serviva da infermeria per curare i feriti.