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Testimonianza di Francesco Passini raccolta da Alessio Bernabei
Ricordo i primi bombardamenti, nell’autunno del ’44, da parte degli americani. Arrivarono dalla Toscana e si stabilirono sul monte Belvedere e a Iola. Passarono l’inverno sui monti bombardando il fronte chiamato Linea Gotica che divideva gli americani dai tedeschi. La popolazione si nascondeva nei rifugi costruiti in zone considerate più tranquille e protette dai bombardamenti. In parte si diresse verso Porretta, dove la zona era in mano agli americani. Io e i miei fratelli attraversammo la linea gotica dal mulino delle Coveraie (Maserno) fino a Iola, poi andammo verso Bombiana dove c’erano i campi di smistamento. Alloggiammo a Castelluccio di Capugnano, a casa Giannini e rimanemmo là per due mesi, in una casa abbandonata. Dormivamo sulla paglia e mangiavamo alla mensa degli americani. L’unico nostro tesoro era unamucca che avevamo portato con noi. Ci fu utile perché una parte del latte veniva venduto agli abitanti del paese. Finita la guerra, la mucca tornò a casa con noi.