Reder, Unno del XXsecolo
Estate 1944. Superata Roma, la VIII e la V Armata Alleate continuano ad avanzare lentamente verso Nord premendo con il loro peso massiccio contro l'esercito nazista in ritirata.
Allo stato maggiore hitleriano non resta ormai che la speranza di attestarsi sulla “Linea Gotica“.
Ma il generale Kesselring teme che le brigate partigiane annidate sulle pendici dell'Appennino tosco-emiliano possano intralciare i movimenti della Wehrmacht e predispone un rastrellamento a lungo raggio nelle zone adiacenti alla famosa linea di difesa.
L'operazione è affidata alla 16a Divisione corazzata. Il 16° Battaglione di SS dovrà costituire il perno più saldo di quella macchina da saccheggio e da strage.
Il comandante di questo reparto, il maggiore Reder, non ancora ventinovenne, offre agli stati maggiori la sicura garanzia di eseguire ogni ordine con cieca disciplina, di compiere ogni nefandezza senza turbarsi, come si addice a un vero rappresentante della “razza eletta“. Il maggiore è una tipica creatura del regime, cresciuto sotto il segno della svastica, permeato di nazismo sino all'ultima fibra. Figlio di un industriale austriaco fallito, oppresso dalle angustie di una casa che aveva perso l’antica prosperità, dal tedio della vita provinciale in quella Austria ormai spenta, smaniosodi avventure e di grandezza, egli fu presto attratto dalla farneticante magniloquenza di Hitler che nella vicina Baviera aveva cominciato ad accendere nel cuore dei suoi compatrioti il sogno della rivincita e della costruzione di un impero millenario. Ancora adolescente, Reder si votò a quella causa.
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Il mio nome è Cruz Rios. Sono nato a Colton in California il 15 dicembre 1918. Dopo il 1945 sono stato in Italia sei volte, di cui la prima è stata memorabile. Nel gennaio del 1945 facevo parte del 87° Reggimento della 10ª Divisione da montagna. Eravamo stati mandati in Italia per aiutare a fermare, mettere fine alla tirannia e alle distruzioni causate dall’esercito tedesco.
Questa è la mia storia che ho raccontato a mio figlio Val. Ora vorrei raccontarla a tutti coloro che desiderano capire.
Verso la fine di giugno del 1944, la 10ª Divisione si trasferì da Camp Hale in Colorado, a Camp Swift in Texas, per completare l’addestramento. Nel novembre del 1944 fu assegnato alla nostra divisione un nuovo comandante, il generale George Hays. Avevamo già sentito parlare della sua determinazione e sapevamo che, nella prima guerra mondiale, era stato insignito della Medaglia d’Onore del Congresso. Pensammo che il comando di divisione ci aveva finalmente assegnato il generale che ci avrebbe portato sul campo di battaglia. Non sapevamo dove sarebbe stato e si discuteva sulla possibile nostra destinazione in Europa, dove il generale era stato poco tempo prima.
All’approssimarsi del periodo natalizio ci fu concessa una licenza e andai a trovare i miei familiari. Dissi loro che presto sarei partito per qualche destinazione ignota oltremare e probabilmente non li avrei visti per un po’ di tempo.
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