La divisione viene creata nell'aprile del 1943 in Jugoslavia dai resti della 714a Divisione di fanteria nata, a sua volta, nell'Aprile del 1941 con il compito di combattere contro i partigiani titini. Trasferita con urgenza in Italia alla dipendenza della 14. Armee alla fine del gennaio 1944 dove, già il 28, schierò il suo Kampfgruppe Berger - basato sul 721° Regimento Jäger - nella zona di Anzio e Nettuno, verso Cisterna e Aprilia, partecipando al tentativo di respingere le forze Alleate in mare.
Verso fine marzo venne trasferita alle dipendenze del LI Gebirgs Korps per tenere sotto controllo la parte centro orientale della Linea Gustav, opponendosi validamente all'offensiva Alleata dell'11 gugno e ritirandosi ordinatamente lungo strade montane a nord di Roma per evitare l'accerchiamento e dirigendosi verso est.
Il mese di giugno, verso la fine, vide i suoi reparti concentrati sulla costa adriatica in riserva della 10a Armee comunque alle dipendenze del LI Gebirgs Korps. In luglio preseguì il lento arretramento in Umbria. Tenne i valichi e passaggi sul fiume Tevere sopra Perugia poi verso Nocera e Montone. Fino a Arezzo.
Alla fine di agosto viene trasferita dalle propagini dell'Appennino tosco-emiliano al fronte adriatico prima nel forlinese poi alla zona est di San marino. In questo periodo la divisione era ridotta ad una forza di 3.000 combattenti in totale. Il 12 settembre era a sud ovest di San Marino; il 16 si ritirò dall'alto corso del fiume Foglia per accorciare il fronte; il 22 teneva la linea Monte Còmero - Pietracuta; il 23 si ritirò lungo il fiume Urso; il 29 settembre lungo la linea Christa a nord del fiume Rubicone; il 5 ottobre lotto contro gli indiani a Sogliano; l'11 a Carpineta, il 18 si ritirò verso Cesena coperta dall'azione dei Tiger dello s.Pz.Abt.504.
Nei combattimenti tra il 25 agosto ed il 30 settembre la divisione perse 650 uomini tra morti, feriti e prigionieri. Gli intensi combattimenti di ottobre portarono alla perdita di 2400 uomini.
Dopo avere sostenuto altri combattimenti sul fiume Ronco a fine novembre la 114a Divisione si dispose San Pancrazio per difendere Ravenna; il 4 dicembre respinse un attacco canadese sul fiume Lamone e due tentativi di sfondamento da parte degli Alleati a nord est di Russi. Anche in queste occasioni le perdite di uomini furono ingenti.
A fine anno la divisione era a nord di Ravenna, in seguito a Bagnacavallo poi venne posta in riserva dietro le valli di Comacchio. Nei primi mesi del 45 subì molte perdite a causa dei bombardamenti aerei degli Alleati. I rimpiazzi ormai erano costituiti in particolare Polacchi. Aumentarono le diserzioni e comunque la voglia di combattere calava sensibilmente vuoi per la situazione sui vari fronti che ormai poteva avere un solo epilogo sia per il freddo.
Nel mese di febbraio alcune unità della divisione vennero spostate dal settore adriatico ai monti a sud ovest di Bologna per rinforzare le difese tedesche che stavano subendo l'attacco della 10a Divisione da montagna americana e del corpo di spedizione brasiliano. Entrò in battaglia con la 232a Divisione di fanteria sul fronte di Monte Belvedere a cui subentro il 2 marzo del 1945.
In quel periodo la situazione delle artiglierie era deficitaria e così pure la disponibilità di munizioni tanto che cannoni, obici e mortai potevano essere usati solo in caso di attacco diretto e non per fuoco di contro-batteria o disturbo. Vista la schiaccainte supremazia aerea e il poderoso utilizzo delle artiglierie da parte degli Alleati i pezzi tedeschi erano accuratamente nascosti e venivano creati falsi bersagli che distoglievano il fuoco degli aerei Alleati dai veri obbiettivi. La forza combattente della divisione consisteva in circa 2.600 uomini e il 721° Regimento era composto da due soli battaglioni.
Dall'inizio dell'Offensiva di Primavera alleata la divisione si trovò ad affrontare durissimi combattimenti insieme alla 232a Divisione di fanteria, nella difesa del caposaldo di Montese che venne conquistato dai soldati brasiliani il 16 aprile dopo duri combattimenti.
Dal 19 aprile iniziò a ritirasi, per evitare l'accerchiamento, verso la valle del Panaro e si arrese solo alla fine della guerra in Italia, il 2 maggio 1945.
La 114a fu una divisione che al suo arrivo in Italia non dimostrò essere molto affidabile anche se con il passare del tempo acquisì esperienza riuscento debolmente a supplire alla ormai cronica carenza di uomini e mezzi tanto che una compagnia del pz.Jg.Abt era equipaggiata con semoventi italiani M42 presenti anche in alcuni carri comando. Comunque i veicoli erano estremamente scarsi.
Fonte: Appunti dell'amico Daniele Guglielmi