Allo scoppio della guerra in Europa il Presidente americano Franklin Delano Roosvelt dichiarò il paese in limitata emergenza autorizzando un lieve aumento degli organici dell'esercito pari a 17.000 uomini, l'acquisto di mezzi e veicoli e l'aumento di esercitazioni sia per la Milizia Statale che per fornire esperienza agli ufficiali superiori e al personale dello Stato Maggiore attraverso manovre di corpo d'armata dell'esercito regolare. La maggiornaza dell'opinione pubblica americana era comunque permeata da una opinione non interventista nella guerra scoppiata in Europa sopratutto quando, dopo la conquista della Polonia da parte delle forze armate della Wehrmacht, la situazione pareva essersi stabilizzata.
Tutto cambiò, anche nell'opinione pubblica, quando tra maggio e giugno del 1940 l'esercito tedesco travolse la Francia e l'Inghilterra, dopo la disfatta di Dunkerqe e la perdita praticamente totale dell'equipaggiamento pesante abbandonato sulle coste francesi, si trovò sull'orlo dell'invasione mentre la Royal Air Force combatteva strenuamente nei cieli. Già da maggio del 1940 il Congresso, su richiesta del Presidente e per sua iniziativa, stanziò quasi 1,5 miliardi di dollari che portarono l'Esercito a 375.000 uomini e permisero di iniziare ad acquisire nuova artiglieria, di costruire nuove fabbriche di munizioni e di iniziare la produzione dell'equipaggiamento per i soldati. Gli organici nell'autunno avrebbero iniziato a crescere in modo più consistente sia nell'esercito che nella forza aeree alla quale ulteriori finanziamenti permisero di pianificare la modernizzazione del parco velivoli.
Nell'estate del 1940, tra agosto e settembre, la la Milizia Statale passò sotto il controllo federale, il Presidente firmò la legge sulla coscrizione obbligatoria ed iniziò la costruzione dei primi campi di addestramento per le future reclute. In pratica l'Esercito degli Stati Uniti, con la legge della coscrizione obbligatoria, poteva salire sino a quasi 1,5 milioni di effettivi
L'11 marzo del 1941 fu approvato il Lend-Lease Act (legge Affitti e Prestiti) che permise a Roosvelt di ..vendere, scambiare, dare in affitto, prestare o disporre in altra maniera ad ognuno dei governi la cui difesa è ritenuta vitale dal Presidente degli Stati Uniti . Il primo beneficiario per 1 miliardo di dollari fu l'Inghilterra, nell'ottobre del 1941.
Tutta la potenza economica, produttiva ed organizzativa dell'America aveva iniziato a dispiegarsi e nel luglio del 1941 gli effettivi delle forze armate erano di 1.400.000 uomini suddivisi in 456.000 in 28 divisioni, 43.000 uomini nelle forze corazzate, 308.000 in 215 reggimenti specializzati di artiglieria terrestre, antiaerea, reparti del genio, reparti trasmissioni etc., 167.000 in aviazione, 46.000 nella difesa dei porti, 120.000 uomini in guarnigioni d'oltre oceano tra cui Alaska e Terranova, 160.000 in 550 installazioni militari tra cui depositi e porti d'imbarco; il resto erano reclute nei centri d'istruzione che, come quelli per alloggiare l'esercito, erano stati costruiti ed allestiti in tempi rapidissimi nell'inverno 1940 - 1941.
Il principale armamento della fanteria era composto da:
- il Garand M1 è stato il primo fucile semiautomatico a recupero di gas calibro .30 (7,62mm), alimentato da una clip "en-bloc" da otto colpi .30-06 Springfield. Già in produzione dal 1937 venne prodotto e distribuito massicciamente dal 1940, dopo avere battuto il suo concorrente diretto ovvero il Johnson 41. E' considerato il fucile che vinse la seconda guerra mondiale e ne furono prodotti, nella sua lunga vita, circa 6.000.000 di pezzi.
- la Winchester M1 è stata una carabina semiautomatica corta e leggera le cui caratteristiche furono studiate per gli uomini delle retrovie quali carristi, artiglieri, genieri e spesso sottufficiali anche in prima linea. Iniziata a consegnare verso la metà del 1942 era un'arma adatta al tiro a media distanza ed alimentata con caricatori da 15 e 30 colpi calibro .30 Carbine. La produzione arrivò a circa 7.000.000 di pezzi.
- il mitra Thompson nella prima versione militare M1 e in quella standard M1A1 era un mitra dei derivazione civile ideato nel 1919 da John Tompson durante il proibizionismo. Arma pesante aveva però una elevata cadenza di fuoco e una ottima efficacia nei combattimenti ravvicinati dovuta al forte potere di arresto delle sue munizioni calibro .45 ACP (11,5 mm). Ne furono prodotti circa 2.000.000 di pezzi.
- il fucile automatico BAR (Browning Automatic Rifle) già impiegato nelle ultime fasi della Prima Guerra Mondiale venne aggiornato nel modello M1918A2 nel 1938 ed adottato come arma di squadra. Anche questa arma era a recupero di gas (sostanzialmente il gas prodotto dalla polvere da sparo per espellere la palla veniva intercettato in un piccolo foro, presente nella canna poco prima della volata, attraverso il quale la sua pressione agiva su un "pistone" che arretrava l'otturatore, permetteva all'estrattore di estrarre il bossolo e, conseguentemente all'azione di una molla, permetteva ad un nuovo colpo di essere inserito in canna). Sparava munizioni del calibro americano standard .30.
- il mitra M3, soprannominato Greese Gun ovvero "pompa del grasso" per via della sua conformazione e la cui adozione iniziò nel 1942, era un'arma da combattimento ravvicinato che, nelle intenzioni, doveva sostituire il Thompson in quanto arma estremamente costosa e complessa da produrre ed anche perchè era decisamente più leggero e meno ingombrante. Come per lo Sten inglese e l'MP40 tedesco era formato in gran parte di lamiera stampata ed era prodotto in due calibri: 9mm, per le forze partigiane in Europa (i tedeschi usavano munizioni 9 mm per le pistole e i mitra MP) e .45 ACP in dotazione a carristi e fanteria.
Le mitragliatrici in dotazione erano tre:
- La Browning M1917A1 era una mitragliatrice raffreddata ad acqua la cui versione iniziale, la M1917, prese servizio durante la Grande Guerra. Alimentata da nastri in tela da 250 colpi del calibro americano standard .30
- la Browning M1919 era una mitragliatrice media raffreddata ad aria che entrò in servizio nel 1919 ed utilizzata sopratutto nella seconda guerra mondiale nelle sue versioni A1, A3, A4 ed A6, quest'ultima verso la fine della guerra. Alimentata da nastri di 250 colpi del calibro americano standard .30
- la Browning M2 era una mitragliatrice pesante raffreddata ad aria che fu prodotta, nel modello utilizzato nella seconda guerra mondiale, nel 1933. Alimentata da caricatori a maniglioni metallici sparava munizioni calibro .50 (12,7 mm). Di quel periodo è la versione aereonautica modello M1921.
La nascita delle forze corazzate americane avvenne tra l'agosto del 1940 e giugno del 1941. Il Comando, la scuola della forza Corazzata, il centro di addestramento videro la luce principalmente a Fort Knox e Fort Benning e al momento dell'entrata in guerra, a seguito dell'attacco giapponese di Pearl Harbor del 7 dicembre del 1941, erano disponibili 4 divisioni corazzate. Nel periodo tra le due guerre non vi era stato alcun deciso appoggio allo sviluppo dei carri armati e all'entrata in guerra erano in servizio un numero limitato di due soli modelli: il carro medio M2, progettato nel 1937, e il carro leggero M2, progettato nel 1935, che, nel 1940, erano stati sviluppati ai modelli rispettivamente M2A1 Medium tank ed M2A4 light tank. Nel 1941, vista l'inadeguatezza delle versioni M2 ed in attesa dello sviluppo di un nuovo carro in grado di competere con i nuovi modelli presenti sui campi di battaglia europei, venne prodotto l'intermedio carro leggero M3 Lee il cui armamento consisteva in un cannone da 37 mm sulla torretta e uno da 75 mm sistemato in basso, di fianco al guidatore, che sostanzialmente poteva sparare solo in avanti con un brandeggio massimo di 30 gradi totali.
Solo nel 1942 entrò in servizio il carro armato medio M4 Sherman che divenne lo standard dell'esercito degli Stati Uniti fino al 1955 e fu prodotto in quasi 50.000 esemplari nelle sue molteplici varianti. I primi pezzi furono prodotti con lo scafo in unica fusione ed un motore radiale di derivazione aereonautica Wright R 975 Whirlwind da 16 litri di cilindrata. Il cannone era un 75mm su torretta che nel 1944 fu sostituito nella versione da 76,2 mm lungo decisamente più potente e necessario per fare fronte ai Panther IV e Tiger tedeschi.
I carristi chiamavano lo Sherman con il soprannome di Ronson in quanto, essendo il motore alimentato a benzina e scarsamente protetto dalla corazzatura, aveva lo spiacevole inconveniente di incendiarsi con estrema facilità se colpito anche a distanza dai potenti cannoni tedeschi.
Nell'ultima foto: Da sinistra: due Harley Davidson WLA, una Ford GPA Seep anfibia, Willys, M3 Halftruck, M3 Stuart, M4 Sherman, M8 con obice, un M3 blindato.
Bibliografia:
Sherman medium tank 1942-1945 by Steve Zaloga e Peter Sarson
Thompson submachine gun by Desert Pubblications
The Garand M1 and the M1 Carbine by Bruce N. Canfield
US Army Photo Album by Jonathan Gawne
The American Arsenal by Greenhill Military Paperback
United States Air Force, l'aviazione degli Stati uniti d'America
Anche l'aereonautica aveva sofferto di limitati stanziamenti nel periodo tra le due guerre e lo sviluppo era stato lento e pieno di ostacoli. L'aviazione era suddivisa in due ramificazioni: l'aviazione classica, che faceva capo all'esercito, e l'aviazione che faceva capo alla marina. Questa suddivisione rimase per tutta la durata della Seconda Guerra Mondiale sino al 18 settembre 1947 quando il National Security Act istituì il Dipartimento della Difesa composto dalle tre forze: Esercito, Marina ed Aviazione.
All'inizio della guerra in Europa l'aviazione americana, sino al 1941 denominata United States Army Air Corps o USAAC, aveva poco meno di 1.000 aerei ma a differenza della Germania e dell'Italia, la scuola di pensiero militare americana aveva portato le aziende aereonautiche statunitensi ad essere in stadio molto avanzato nello sviluppo dei grandi bombardieri strategici. Come per tutte le forze armate americane l'invasione della Francia da parte dei tedeschi e la dichiarazione di limitata emergenza da parte del Presidente Roosvelt portarono ad un rapido sviluppo anche dell'aviazione che raggiunse 54 gruppi di combattimento e 167.000 uomini in servizio attivo già nel luglio del 1941.
All'entrata in guerra dell'america tra i principali aerei da caccia dell'aviazione americana, peraltro consegnati con diversi nomi anche agli alleati in seguito alla legge affitti e prestiti, c'era il North American P-51 Mustang che entrò in servizio nel maggio del 1941. Il P51 rappresentava la fusione tra l'ingegneria aereonautica americana e la motoristica britannica. I primi modelli del 1940 montavano un motore americano assiale Allison V1710 da 1000 cv. Alla fine venne adottato il motore Rolls Royce Merlin che sviluppava 1300 cavalli anche grazie allo sviluppo dei carburanti. Nel 1942 la Packard americana produsse il V1650, su licenza Rolls Royce, in grado di sviluppare 1650 cv che equipaggiò il P51 rendendolo uno dei migliori caccia della Seconda Guerra Mondiale di cui ne furono prodotti oltre 15.000 esemplari in tutte le sue versioni. Con la sua autonomia di 3.300 Km dalla fine del 1943 fece la differenza nel teatro europeo come scorta ai bombardieri pesanti che colpivano la Germania le cui perdite diminuirono sensibilmente in quanto il P51 era in grado di confrontarsi con l'FW190 tedesco.
Altri due aerei con cui l'aviazione americana entrò in guerra furono il Curtiss P40 e il Bell P39. Il Curtiss P40, progettato nel 1937, entrò in servizio nel 1941 ed era equipaggiato con un motore Allison V1710; ne furono prodotti poco meno di 14.000 esemplari. Mentre il P51 ed il P39 potevano essere anche caccia bombardieri il Bell P39 Aircobra era un caccia puro. Prodotto dalla Bell entrò in servizio nel 1941 equipaggiato con un motore Allison V1710 dietro l'abitacolo. Era un aereo pesante e conseguentemente lento a salire. Venne molto apprezzato dai sovietici a cui fu destinata più o meno la metà della produzione di poco meno di 10.000 esemplari.
Il bombardiere a lungo raggio con cui entrò in guerra l'America fu il Boeing B17 Flying Fortress. Progettato e testato fra il 1935 ed il 1937 entrò in servizio nell'aprile del 1938. Il B17 fu il primo strumento della teoria del bombardamento strategico, condiviso anche dagli inglesi, che vide la luce dal libro Il dominio dell'aria dell'italiano Giulio Douhet pubblicato nel 1921. I primi modelli erano dotati di quattro motori radiali dell'americana Pratt & Whitney R1690 Hornet che sviluppavano 900 cavalli ognuno. In seguito furono montati motori Wright R1820 da oltre 1.100 cv. Armato con 13 mitragliatrici calibro .50 (12,7mm) poteva trasportare massimo 2.000 kg di bombe nelle missioni a lungo raggio. Aereo robusto in grado di volare anche con seri danni ad una velocità di crociara di 300 km/h, ne furono prodotti poco meno di 13.000 esemplari per tutti i teatri di guerra.
L'aviazione navale, all'entrata in guerra, era supportata dalle due portaerei Yorktown ed Enterprise sulle quali erano imbarcati il Douglas SBD Dauntless, entrato in servizio nel 1940 e prodotto in quasi 6.000 esemplari, il Brewster F2A Buffalo entrato in servizio nel 1939 e prodotto in poco più di 500 esemplari, il caccia Grumman F4F Wildcat entrato in servizio alla fine del 1940 e prodotto in quasi 9.000 esemplari, l'aereosilurante o bombardiere Douglas TBR Devastator entrato in servizio nel 1937 e prodotto in 130 esemplari. Su specifiche dell'aviazione britannica prima dell'inizio della guerra entrò in servizio nel 1939 il Lockheed Hudson A-29 come aereo da pattugliamento marittimo e bombardiere leggero ma in alcune versioni allestiti per trasporto truppe, addestramento o ricognizione fotografica. Montava due motori radiali Wright GR 1820 da 1.100 cv ognuno, sviluppava una velocità di 400 km/k con autonomia di 3.100 km. Era armato di Browning .30 e poteva trasportare fino a 630 kg di bombe. L'aviazione della Marina, all'entrata in guerra degli Stati Uniti, disponeva di oltre 5.200 aerei e quasi 6.000 piloti.
Durante la guerra l'aviazione dell'esercito annoverò il caccia pesante bimotore Lockheed P-38 Lightning entrato in servizio operativo nella seconda metà del 1941. Montava due motori 2 Allison V1710 da 1.400 cv ciascuno che gli permettevano di raggiungere una velocità massima di 650 km/k con autonomia di 3.600 km. Nella versione più avanzata era armato di un cannone da 20mm e quattro mitragliatrici Browning .50 e di una blindatura nell'abitacolo. Una versione poteva caricare quattro bombe da 500 lb (227kg). Nel 1942 entrò in servizio il Republic P 47 Thinderbolt un cacciabombardiere di notevoli dimensioni e peso che aveva un scarsa accelerazione e poco maneggevole nelle manovre strette. Era però dotato di un motore radiale Pratt&Whitney da oltre 2.000 cv che lo rendeva decisamente veloce. Era armato con 8 mitragliatrici calibro .50 (12,7 mm).
Nel campo dei bombardieri il primo bombardiere medio bimotore fu il Martin B26 Marauder. I primi esemplari di poco più di 5.000 prodotti in totale furono consegnati nel 1941 ma i primi B26 operativi entrarono in servizio nel 1942. Mosso da due potenti motori Pratt & Whitney R2800 da 2000 cv era ben armato con 6 mitragliatrici calibro .50, poteva trasportare oltre 1.300 kg di bombe con una velocità di oltre 500 km/h ed una autonomia di più di 1.700 km.
Insieme al B26 Marauder iniziò lo sviluppo di un'altro bombardiere medio bimotore: il North American B-25 Mitchell. Una pre serie divenne operativa alla fine del 1941 e fu tra questi che, nel 1942, vennero preparati i 16 aerei che condussero il raid aereo sulla città di Tokio come risposta all'attacco giapponese di Pearl Harbor. La produzione in serie, che alla fine della guerra fu di quasi 11.000 esemplari, cominciò con la versione C che montava due motori Wright R2600 da 1.700 cv era armato con 12 mitragliatrici calibro .50, poteva trasportare 1.350 kg di bombe con una velocità di 430 km/h ed una autonomia di oltre 2.000 km. Fu utilizzato anche per il pattugliamento navale e per la ricognizione. Oltre 1.000 esemplari del B-25 Mitchell furono allestiti specificatamente per il mitragliamento terrestre o navale con l'aumento delle mitragliatrici e il montaggio frontale di un cannone da 75 mm.
Il bombardiere Boing B17 venne affiancato dal Consolidated B-24 Liberator che venne progettato nel 1939, entrò in servizio nel 1940, ma la cui grande produzione in serie iniziò solo nel gennaio del 1942 con i quasi 2.700 esemplari del modello C. E' stato uno dei bombardieri pesanti che hanno fatto la storia nella Seconda Guerra Mondiale ed è stato il più prodotto in oltre 18.000 esemplari di tutte le sue versioni. Più capiente e più veloce del B17 montava quattro motori Pratt & Whitney R1830 da 1.200 cv ciascuno. Armato con 10 mitragliatrici calibro .50 (12,7mm) poteva trasportare un carico massimo di 2.300 kg di bombe nelle missioni a lungo raggio. Aereo robusto in grado di volare anche con seri danni ad una velocità di crociara di 350 km/h, ne furono prodotti poco meno di 20.000 esemplari. La versione VLR Liberators che era dotata di serbatoi supplementari, radar AVS Mark II e due potenti proiettori di luce montati sotto le ali, diede il suo significativo contributo alla scorta dei convogli e alla caccia dei sottomarini tedeschi nell'Atlantico sia di giorno che di notte.
Ultimo ma ben lungi dall'esserlo fu il bombardiere pesante strategico B29 Superfortress progettato nel 1942 ed entrato in servizio nel giugno del 1944. Equipaggiato con quattro motori radiali Wright R3350 da oltre 2.000 cv ciascuno poteva volare ad oltre 12 km di altezza, ad una velocità di oltre 600 km/h con una autonomia massima di oltre 8.000 km a seconda del carico di bombe trasportato, che poteva arrivare sino a 9.000 kg, e della velocità. E' stato il primo aereo ad essere completamente pressurizzato e dotato di sistema centralizzato per il controllo di fuoco CFCS ed in seguito del radar APG15 per gestire buona parte delle sue 12 mitragliatrici Browning calibro .30. Ne furono prodotti quasi 4.000 esemplari. Era una macchina molto complessa, pesava oltre 60 tonnellate al decollo a pieno carico ed i motori crearono diversi problemi di usura e quasti oltre ad essere il progetto più costoso di tutta la guerra: un aereo arrivava a costare circa 650.000 dollari di allora.
Durante la guerra l'aviazione della marina sviluppo il caccia pesante Grumman Hellcat F6F come successore del precedente progetto Wildcat. Divenne il caccia di punta della Marina americana per tutta la Seconda Guerra Mondiale tanto che ne furono prodotti oltre 12.000 esemplari. Montava un motore radiale Pratt & Whitney R2800 che poteva erogare 2.000 cv che gli permetteva prestazioni superiori agli Zero giapponesi, nonostante le blindature da oltre 100 kg installate per proteggere il posto di pilotaggio e il circuito dell'olio motore. Era armato con 6 mitragliatrici Browning .50 (12,7mm) e poteva raggiungere una velocità di oltre 600 km/k con una autonomia di 1.500 km
Il 1942 vide l'entrata in servizio del bombardiere in picchiata Curtiss SB2C, che per una serie di messe a punto e migliorie da effettuare non fu presente sulle portaerei prima del 1944, del caccia Chance Vought F4U Corsair che, in considerazione anche del potente motore radiale Pratt & Whitney R2800 nella versione da quasi 2.500 cv, si dimostrò superiore al P51 Mustang e all'Hellcat della Grumman.
Riassumendo l'aviazione degli Stati Uniti d'America all'inizio della guerra aveva in forza poco meno di 1.000 aerei e verso la metà del 1945 impiegava quasi 2.500.000 di uomini ed aveva circa 80.000 aerei attivi sui vari fronti.
Bibliografia :
Schede motori website Pratt & Whitney
Jane's American Fighting Aircraft of the 20th Century by Michael Taylor
United States Navy. La marina degli Stati Uniti d'America
Terminata la Prima Guerra Mondiale la Conferenza di Washington del 1922 per il Disarmo pose i principi e i limiti nella costruzione delle grandi unità navali e delle porta aerei. Le proporzioni concordate tra Stati Uniti, Inghilterra e Giappone fece si che gli americani disarmarono alcune corazzate e trasformarono due incrociatori da battaglia in costruzione in portaerei, la Lexington e la Saratoga. Nel 1930 le stesse nazioni si accordarono per ulteriori limitazioni che arrestarono la sperimentazione e conseguentemente la produzione di nuovi modelli di navi. Solo dal 1933 il programma di adeguamento navale degli Stati Uniti ebbe un forte impulso con l'autorizzazione del Congresso a costruire 1.325.000 tonnellate di naviglio da guerra tra cui altre due porterei, incrociatori, cacciatorpediniere e sottomarini.
Allo scoppio della guerra in Europa e alla dichiarazione dello Stato di Limitata Emergenza negli Stati Uniti da parte del Presidente Roosvelt, nel giugno del 1940 ma sopratutto nel luglio del 1940 con la Proposta di legge per la Protezione Navale dei Due Oceani (Two Ocean Navy Bill) prese il via la più grande espansione navale della storia della marina americana. Ancora nell'estate del 1940, in cambio di 50 vecchi cacciatorpedinieri da utilizzare nel pattugliamento anti sommergibile, l'Inghilterra "concesse" agli Stati Uniti per 99 anni alcune basi navali, tra le quali un certo numero nel nord Atlantico, tanto da estendere in modo considerevole i confini navali dell'America. Queste basi ospitarono navi, aerei della marina, idrovolanti e le forze di supporto che servirono a scortare i convogli che attraversavano il nord Atlantico verso l'Inghilterra trasportando materie prime ed equipaggiamenti in supporto alla guerra in Europa.
Subito dopo la firma della legge per la Protezione Navale dei Due Oceani iniziò, nel novembre del 1939, la costruzione degli stabilimenti per la produzione delle materie prime necessarie a quelli di produzione, che contemporanemante furono fortemente ampliati, di navi da guerra e mercantili. Lo sviluppo della capacità produttiva subì un grande incremento in tempi brevissimi: molte fabbriche che producevano materiali giudicati non essenziali furono riconvertite allo sforzo bellico e non di rado in 8/9 mesi un nuovo stabilimento passava dalla posa delle fondamenta alla consegna del primo pezzo dell'equipaggiamento che era stato deputato a produrre.
Nel contempo diversi modelli di navi furono standardizzate: basti pensare alle navi da trasporto della classe Liberty che sostennero la logistica ed i rifornimenti alle forza armate che combattevano su due oceani. Ne furono prodotte poco più di 2.700 ed erano in grado di sviluppare una velocità di 11 nodi.
Il modello Twin Deck trasportava materiali ed equipaggiamento ma furono prodotti altri modelli per il trasporto di carri armati (fino a 440), di aerei, o specializzate come navi cisterna, ospedale, per il trasporto prigionieri e per il trasporto animali; a proposito di animali non dimentichiamo che in Europa, e maggiormente sugli appennini in Italia, furono inviati molti cavalli e soprattutto muli in quanto le strade di montagna con il traffico di carri pesanti e carri armati in autunno ed inverno si trasformavano in pantani di fango da cui solo i muli riuscivano in qualche modo a districarsi per portare i rifornimenti verso la prima linea.
Tra il 1941 ed il 1945 furono prodotte navi classe Liberty per oltre 29.000.000 di tonnellate in termini di stazza standard il cui costo (mediamente una Liberty costava circa 1.800.000$), in termini di paragone ai valori di allora, equivaleva a tre U-Boot tedeschi (circa 595.000$ cad) o otto B17 (circa 240.000$ cad).
Una delle 2.711 Liberty prodotte e varate, la prima è stata la SS Patrick Henry il 27 settembre 1941, poteva essere costruita in 70 giorni. Solo 200 vennero affondate dai tedeschi o da cause accidentali. I difetti delle Liberty erano sostanzialmente dovuti in parte alla velocità di costruzione per cui a volte le saldature erano imperfette con rischi strutturali a pieno carico e in mare agitato, o progettuali in quanto, a nave priva di carico, erano abbastanza instabili.
La costruzione di portaerei rappresentò un'altra fase spettacolare del programma di costruzioni navali. Il 7 dicembre 1941, quando gli aerei giapponesi attaccarono Pearl Harbor, gli Stati uniti sposarono la strategia delle porterei di prima linea, al posto delle corazzate, dandom inizio ad un riarmo, sia navale che di aerei, che partì dal punto più critico, quando nell'autunno del 1942 erano rimaste solo le porterei Saratoga, Enterprise e Ranger in servizio sui mari, per errivare alla fine del 1943 quando le portaerei operative erano oltre 50 tra le grandi di prima linea di classe Essex e classe Indipendence oltre alle portaerei di scorta, ricavate da incrociatori leggeri o da navi mercantili, molte delle quali inviate alla Gran Bretagna per servizio anti sommergibile.
La forza navale si ampliò anche con gli incorciatori pesanti delle classi Baltimore e Alaska, gli incrociatori leggeri delle classi Brooklyn e Cleveland, i cacciatorpedinieri della classe Fletcher, la cui produzione passò dai 3 vascelli ogni due mesi del 1941 agli 11 vascelli al mese del 1943, le corazzate South Dakota, Indiana, Massachusetts e le tre pesanti Iowa, New Jersey e Wisconsin.
Al deciso aumento delle portaerei di pari passo anche la forza aerea sul mare della Marina ebbe una convulsa crescita.
All'entrata in guerra era in servizio il caccia Grumman Wildcat con motore da 1.200 cv e poco meno di 8.000 esemplari prodotti.
Nel corso della guerra entrarono in servizio:
- il Vought Corsair nel giugno del 1942 - equipaggiato con un motore da oltre 2.000 cv e prodotto in poco più di 12.500 esemplari.
- il Grumman Hellcat nel settembre del 1943 - equipaggiato con motore radiale da 2.000 cv e prodotto in circa 12.000 esemplari.
- il Grumman Tigercat nell'aprile del 1944 - equipaggiato con due motori radiali da oltre 2.100 cv ciascuno e prodotto in circa 360 esemplari.
- il Grumman Bercat - sviluppato del modello Hellcat, equipaggiato con motore da oltre 2.000 cv e prodotto in oltre 1.250 esemplari.
- il ricognitore e bombardiere in picchiata Douglas Dauntless equipaggiato di un motore da 1.200 cv prodotto in poco meno di 6.000 esemplari, affiancato, in seguito, dal Curtiss Helldiver - con motore da 1.700 cv e poco più di 7.100 esemplari prodotti.
- l'aereosilurante Grumman Avenger equipaggiato di motore radiale da 1.700cv e prodotto in poco meno di 10.000 esemplari e affiancato dal Douglas Devastator
- il ricognitore e pattugliatore Consolidated Catalina che montava due motori da 1.200 cv ciascuno e prodotto in 4.000 esemplari circa, a cui fu affiancato, dopo Pearl Harbor, il Martin Mariner che montava due motori radiali da 1.700 cv ciascuno e venne prodotto in poo più di 1.280 esemplari.
Avevano base a terra, pur in servizio per la marina, il quadrimotore Consolidated Liberator e il bimotore Vega Ventura oltre al servizio limitato dei bombardieri Lockheed Hudson e Douglas Havoc, mentre il North American Mitchell era in servizio agli squadroni aerei dei Marine.
Da non dimenticare l'innumerevole numero di navi appoggio, rifornimenti, motosiluranti. Nel Solo nel 1943 furono prodotte 600 motovedette. Il personale della marina passò dai circa 126.000 addetti del settembre 1939 ai 330.000 del dicembre 1941 al 1.260.000 del dicembre 1942 ai 2.380.000 del dicembre 1943 sino ai 3.220.000 del dicembre 1944.
Come l'esercito aveva il Genio anche la Marina aveva i suoi Seabees. Sbarcavano con la prima ondata e portavano equipaggiamento e preparavano temporanee basi di operazioni. All'interno si occupavano di movimentare pontoni, riparare veicoli, scarico e carico navi trasporto e di fatto di ogni processo di costruzione che doveva avere luogo. Nel 1944 erano in forza 240.000 tra quelli in patrie e quelli oltremare.
Discorso a parte merita il Corpo dei Marine, la cui origine risalirebbe al 10 novembre 1775, che nel 1939 era composto da 19.500 uomini ufficiali inclusi. Nel 1945 era cresciuto sino a 478.000 uomi e donne. Sei divisioni a pieni ranghi e circa 118.000 uomini e ufficiali nell'aviazione del Corpo dei Marine. Gli ufficiali erano addestrati alla scuola del Corpo dei Marine a Quantico in Virginia. Gli intensi programmi di addestramento comprendevano studi avanzati alla nuova Command and Staff School per istruire gli ufficiali sui loro compiti amministrativi, di gestione del personale o sugli aspetti politici della loro professione nei battaglioni, reggimenti e divisioni dei Marine.
Bibliogarfia:
Liberty Ship, the Ungly Ducklings of World War II by John G. Bunker
United States Navy Aircraft since 1911 by Gordon Swanborough
Report of the Supreme American Command - Biennial Report for the Period from 1 July 1939 to 30 June 1941.